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Wedpreneur Academy

venerdì 28 aprile 2023

Come costruire la miglior squadra per i tuoi matrimoni

La stagione è alle porte e sono sicura che il tuo telefono è in fiamme, per i continui aggiornamenti che stai facendo con i tuoi fornitori.

Come ti trovi con loro? Sono tutti ricettivi? Puntuali? Efficienti? E' fondamentale arrivare al giorno dell'evento sapendo che ogni passaggio è nelle mani della persona giusta, è una sicurezza sapere di essere circondate da professionisti che ti rispettano e che condividono la tua visione. Non solo di quell'evento, ma sul modo di lavorare in questo settore!

Purtroppo sappiamo che la qualità non è il primo pensiero di tutti, per questo la cosa migliore da fare è poter scegliere per ogni matrimonio i fornitori tra quelli che consociamo e di cui ci fidiamo di più. Che non significa siano sempre gli stessi, ma facciano parte di una rosa di persone di cui consociamo la bravura e l'etica professionale. Per riuscirci ci sono due strade, le trovi qui sotto.

La prima.

Seleziona con cura i tuoi collaboratori. Si lo so ci vuole tempo per farlo. Devi capire quel è il modo di lavorare che a te consente di dare il meglio e poi devi fare dei test per capire con chi risuoni maggiormente.

Consocerai fornitori grazie agli eventi e ai matrimoni a cui lavorerete insieme, grazie agli shooting che organizzerai, ai contatti che si attiveranno nel tempo. Fai attenzione al modo in cui comunicano, all'accuratezza che dedicano alle varie fasi della collaborazione, alla precisione di ogni passaggio (spoiler: meno lasciano le cose al caso, meno imprevisti ci saranno il giorno dell'evento).

Non solo: non avere timore ad essere chiara su cosa ti aspetti da loro. Ti faccio un esempio: a me non va proprio che qualcuno dica ai miei sposi che devono capire qualcosa - ritardi, imprevisti, cambi di programma ecc. - perché loro hanno dei problemi - sono oberati di lavoro, hanno tanti eventi, sono stressati, hanno altri clienti ecc. Gli sposi non devono capire proprio niente, io come wedding planner lo posso capire ma non ha senso che io condivida certe dinamiche da backstage con i miei clienti, per loro tutto deve essere un'esperienza speciale quindi mi aspetto che i miei fornitori li facciano sempre sentire accolti e attesi. Se questo non avviene, lo faccio presente.

Dopo l'evento c'è sempre un momento di follow up in cui comunicare tutta la nostra soddisfazione oppure fare qualche appunto su quello che non è stato proprio così perfetto. Non serve fare le arpie, un semplice “la prossima volta per favore stai attento a...”.

Anche io mi aspetto che un fornitore mi dica come vuole ricevere certe informazioni da me se questo lo aiuta a lavorare meglio, se l'obiettivo è costruire una squadra comportiamoci come tale, nel rispetto di tutti. Questo non significa essere buoniste e farsi andare bene qualsiasi cosa, perché dal momento che siamo noi a consigliare i fornitori ai nostri clienti, siamo noi che garantiamo per loro ed è quindi importante che si rivelino all'altezza delle aspettative che noi abbiamo creato presentandoli come la miglior scelta possibile.

La seconda.

Avere un parco fornitori di qualità e di cui avere fiducia è un lavoro che costa tempo e fatica. Investiamo tanto di noi e una delle ragione per cui alcune collaborazioni risultano efficienti è la relazione personale che siamo riuscite a costruire e alla fiducia che ci siamo guadagnate da parte dei professionisti. Quindi più realizziamo eventi con squadre formate da persone di nostra fiducia, più possiamo garantire un risultato all'altezza.

Questo è il secondo, vitale punto della questione: farlo capire ai tuoi clienti.

Ci sono una serie di passaggi tra il primo contatto con una coppia e il momento in cui si inizia a lavorare effettivamente insieme, utilizzali per chiarire bene il tuo metodo di lavoro e anche questa esigenze di fondamentale importanza.

Se la scelta dei fornitori non avviene tra la rosa proposta da te è un problema per tutti. Per te perché lavorai in modo dispersivo con un nuovo fornitore del quale non sai nulla e che comunque rimarrà un punto di domanda fino al giorno dell'evento, ma soprattutto per loro, che si assumono la responsabilità di una scelta senza nessun tipo di garanzia. Non puoi essere tu a garantire la buona riuscita di una collaborazione che ti è stata imposta, giusto? Negli anni ho imparato, in questi casi, a mettere nero su bianco queste situazioni, che in alcuni casi mettono a repentaglio la realizzazione dell'evento stesso (ad esempio il non voler provvedere a determinati noleggi in casi di piano B).

Riesci a lavorare in compagnia dei tuoi fornitori del cuore? Oppure ti ritrovi spesso in squadra persone che non ti ispirano fiducia? Come ti fa sentire questo? Raccontamelo nei commenti!

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