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Wedpreneur Academy

venerdì 7 ottobre 2022

Concentrati su quello che puoi controllare, vedrai cosa succede

“E se? E se? E se?”.

Prova a fare caso a quanto tempo trascorri rimuginando su scenari ipotetici, che raramente hanno un risvolto positivo.

Pre-occuparsi con pensieri che non hanno nulla a che fare con la realtà o con quello che è in tuo potere controllare è come prendere la tua energia e buttarla dalla finestra. E' un nutrimento negativo per il tuo mindset, che anziché essere orientato alla crescita farà tutt'altro.

Tutto tranne che aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi e a realizzare i tuoi sogni.

Le abitudini mentali sono dure da cambiare, ma per fortuna ci si può allenare fino a che certi automatismi si spezzino e ci sia spazio per una nuovo approccio mentale.

Inizia ponendo l'attenzione su quanto tempo trascorri a preoccuparti di cose che non dipendono da te e a come riesci benissimo ad ingigantire quei pensieri. Lo sai che per la tua mente non fa nessuna differenza che quegli eventi siano reali o ipotetici? L'organismo reagisce allo stesso modo e il risultato si può riassumere, semplificando, in una grande produzione di stress (fisico, psicologico e mentale).

Puoi vivere bene, laborare bene, essere un supporto per i tuoi clienti in uno stato del genere?

Una volta preso atto di questa tendenza esercitati e porta la tua attenzione su quello che puoi controllare o gestire. Non hai il controllo sulle reazioni delle persone, sul loro umore, sul meteo, sul traffico in strada e su molto molto altro. Ma hai il controllo su molte altre cose, quindi cambia prospettiva e concentrati su quelle. Senza fare discorsi metafisici, allenati a non dare significati aggiuntivi ad eventi che sono solo quello che sono (neutri) e analizza le situazioni, anche le più complesse, per scindere in cosa hai il controllo e in cosa non ce l'hai.

Un esempio pratico? Il giorno del matrimonio piove e le previsioni dicono che pioverà tutto il giorno.

In quella situazione, come può aiutarti impiegare la tua mente a dirti che succedono tutte a te, che non è giusto, pensare che la sposa sta piangendo disperata nella tua stanza? Concentrati su questa domanda invece: su cosa hai il controllo? Di certo non puoi bloccare la pioggia con uno schiocco di dita, ma puoi dirigere il lavoro dei fornitori, avvertire il fiorista di allestire una zona invece che un'altra, attivare il catering per il piano B, aiutare lo staff nel movimentare il materiale, rassicurare tua sposa facendole sapere che l'evento si svolgerà comunque e che sarà bellissimo.

Se proprio non riesci a smettere di ipotizzare scenari cambia almeno la tua domanda, fai diventare quel “E se?” un “Non sarebbe bello se...?”. Le domande che ti poni sono un'altra cosa su cui hai il controllo, allenati e vedrai cosa succede!

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