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Wedpreneur Academy

venerdì 13 dicembre 2019

Fare meno per rendere di più

Il titolo di questo post può sembrare contro-intuitivo ma sento la necessità di condividere questo punto di vista. Siamo Wedpreneur, siamo libere professioniste che per arrivare ad esserlo hanno dovuto affrontare, oppure stanno ancora affrontando, contrasti interiori, confronti sociali, timori familiari.

Per questi e per altri motivi, anche se lavoriamo da sole e ci vantiamo di non avere un capo a cui dover rendere conto, ogni giorno ci sentiamo sotto pressione e in dovere di fare, fare tanto. Perché più facciamo più, in qualche modo, valiamo.

E’ una percezione, una convinzione comprensibile e diffusa, che però, come spiego nell’audio coaching (in regalo per chi si iscrive alla newsletter), si può rivelare contro producente e stressante.

Per uscire da questo circolo vizioso l’unica strada è imparare a respirare e allenare la nostra capacità di concentrazione.

Prova a pensare alla tua giornata tipo, che comprende il tuo lavoro, il tuoi clienti, il tuo marketing, ma anche la tua vita, i tuoi affetti.

Quante cose richiamano continuamente la tua attenzione e ti allontano dai tuoi compiti principali?

I social, il gruppo Whattasapp dell’asilo o del compleanno del nonno, un’amica che ti chiede un favore, quell’acquisto online che devi assolutamente completare entro oggi perché scade il codice sconto. Una volta terminato di svolgere tutte queste attività, che ora si è fatta? Se la prima cosa che fai appena arrivata in studio o nel tuo home office è prendere il cellulare per registrare una stories per il tuo profilo Instagram e poi per mezz’ora rispondi ai messaggi privati e metti like ai profili altrui, avrai sicuramente un riscontro a livello di follower ma stai facendo aspettare quelle dieci mail che attendono una risposta da te. Mail che servono ad organizzare il matrimonio dei tuoi clienti.

Prova a fare meno delle cose che non hanno poi così tanta importanza, quelle cose che ti abbattono (come andare a spiare i profili delle colleghe con 50 mila follower), elimina le cose che, di fatto, non ti porteranno risultati e concentrati su quello che ti fa stare bene, che ti entusiasma e che è utile, fondamentale per il tuo business.

Come diciamo sempre ai nostri sposi, dobbiamo darci delle priorità e attenerci a quelle.

Concentriamoci sul presente e non disperdiamo energia, specialmente in quei periodi particolarmente provanti, come quando si diventa mamme e proviamo a tutti i costi a dimostrare a noi stesse che questo non impatterà sul nostro lavoro.

Impatterà molto invece, non per forza in modo negativo. Se riusciamo ad essere resilienti e adattarci ai cambiamenti, anziché combatterli inutilmente, troveremo un nuovo metodo e flusso di lavoro, ancora più produttivo.

Io ho sempre in mente almeno cinque progetti paralleli, ma ho dovuto imparare a concentrarmi sulle priorità e non disperdere energia, se voglio passare la serata con la mia famiglia e non con il pc acceso sul tavolo della cucina. O mettere la sveglia prima dell’alba per mettermi in pari.

Questo non significa rinunciare ai miei progetti, significa prenderli in mano uno per uno e dedicare ad ognuno il giusti livello di attenzione.

Fare meno non vuol dire fare peggio, vuol dire dare estrema importanza a quello che conta e migliorare la qualità della propria vita.

Il problema non sono i social, è l’effetto che hanno su di noi, su quella tensione alla comparazione che generano e che ci fa perdere davvero tanto tempo che potremmo dedicare a qualcosa di più rilevante.

Come dice il mio mito assoluto Marie Forleo, allenati a produrre qualcosa prima condividere un qualsiasi contenuto sui social. Diventerà una buonissima abitudine.

Fare meno, selezionando e organizzando con cura il nostro lavoro, ti permetterà di avere del tempo da dedicare a te stessa e liberare la mente, cosa che per chi fa un lavoro come il nostro, creativo a vari livelli, è più che fondamentale.

Una mente libera è più produttiva, potente e veloce, quindi non riempirla con informazioni nocive.

Siamo molto influenzabili e influenzati dall’ambiente che ci circonda, quindi costruisci attorno a te l’ambiente che più ti stimola e ti fa stare bene.

Togli i like ai profili Instagram che ti generano ansia, rimani iscritta solo alle newsletter che ti trasmettono cose positive o informazioni utili, scegli le tue fonti e le persone con cui confrontarti. Nel pieno di quest’epoca in cui si vive in un continuo elogio allo stakanovismo, siamo più che mai noi stessi gli unici veri responsabili della nostra felicità e della salute del nostro business.

E’ nostro dovere prendercene cura, anche facendo meno. Per fare meglio.

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